Tenerezza

Mumbai (AsiaNews) 13-7-2010 – In tutta l’India non ci saranno solo celebrazioni religiose il prossimo 26 agosto per commemorare il primo centenario di Madre Teresa, fondatrice delle Missionarie della Carità, per tutta la vita a fianco dei poveri e dei bisognosi indiani. Nella capitale New Delhi sarà innalzato un momento in onore della religiosa. Il governo indiano, oltre a coniare una speciale moneta commemorativa, ha fatto richiesta all’Onu di spostare la “Giornata mondiale degli orfani” nel giorno di nascita di Madre Teresa. Nel fermento delle iniziative che coinvolgeranno gran parte dei cattolici indiani, AsiaNews  ha chiesto a suor Rose Clarie, giovane religiosa delle Missionarie della Carità, che non ha mai incontrato Madre Teresa, di raccontare come la testimonianza di santità lasciata dalla piccola suora di Calcutta si trasmette oggi nel mondo.

In che cosa consisteva il suo lavoro con i malati mentali a Dire Dawa? In che modo aiutava queste persone?

Nella nostra casa a Dire Dawa abbiamo circa 700 ragazzi con problemi mentali. Loro rispondono positivamente all’affetto e alla gentilezza. Lì nella nostra casa, noi li trattiamo come persone, prendendoci cura di ciascuno di loro con tenerezza e dignità. Essi hanno la capacità di capire ed è commovente vederli pregare nella cappella. Spesso siamo tentate di scoraggiarli a partecipare alla messa, molti di loro disturbano durante l’eucarestia, ma è meraviglioso vedere i loro occhi e le loro reazioni di fronte al Santissimo, un qualcosa gli dice che sono in un luogo sacro.

Madre Teresa diceva che la più grande povertà è sentirsi indesiderati, non avere nessuno che si prende cura di te. Nella nostra casa a Dire Dawa, dopo un po’ ci siamo accorte che con l’attenzione e l’amore anche gli occhi dei malati mentali sorridevano. Nelle nostre umili opere d’amore verso i poveri è la forza e il rispetto che scaturisce dalla tenerezza che detta il nostro rapporto con loro. Perché è grazie alla tenerezza che una persona si rende conto della propria bellezza e del proprio valore. Questo è di grande aiuto per la guarigione dei malati. Madre Teresa non si stancava mai di ripetere: “Noi siamo fatti per amare e per essere amati”.