Tre piccoli episodi

1)     Sabato 4 Luglio mattina verso le ore 11. Fermandomi a Portovenere per far scendere dalla macchina la famiglia che andava a prendere il barchino che ci porta a fare il bagno alla Palmaria, è apparsa sulla stessa banchina una statua bianchissima di Maria collocata su un piccolo peschereccio attrezzato a pontone. La portavano su uno scoglio del Tino dal quale si era staccata.

2)     Sabato sera verso le 18.30. Mentre andavo a Spezia avevo diverse commissioni da sbrigare ma prima di tutte dovevo fare olio alla macchina perché la spia dell’olio era accesa e già dal giorno prima. Al terzo tentativo sono riuscito a fermarmi dal piccolo distributore che era sulla strada. Chiedo di fare benzina e solo in un secondo momento un litro d’olio. La padrona dice che l’ha finito. Quando vado a pagare nel piccolo box al posto delle donne nude c’era una grande foto della Madonna di Fatima. Chiedo alla signora chi era il devoto. Il marito – mi risponde. Vado a prendere un messaggio di Medjugorje che ho in macchina. Eccolo che arriva. Lo saluto e glielo do. Quando riprendo a viaggiare la spia dell’olio non si accende più.

3)     Domenica sera verso le 19.00. Al rientro da Viareggio, Marta si accorge di non avere l’orologio al polso. Cerchiamo inutilmente dappertutto mentre mi dirigo verso l’autostrada. Devio allora verso la tangenziale e quindi decidiamo di ritornare al bagno per guardare in cabina. Nel giro passiamo vicino alla stazione e vediamo lo spaventoso paesaggio della strage di qualche giorno fa. Arrivati al bagno Marta va in cabina e non trova l’orologio ma mi porta la collanina con la medaglia miracolosa che avevo lasciato là. Arrivati a Spezia troviamo l’orologio in fondo ad una delle borse.