Mi chiedono di dire

Mi chiedono di dire se credo o no che la Madonna sia apparsa a Gargallo. E’ una domanda trabocchetto. La Chiesa ha già posto un giudizio negativo, non c’è altro da dire. Ma come a Gesù chiesero : “Con quale autorità fai queste cose?” e Lui rispose : “Vi farò anch’io una domanda: Il battesimo di Giovanni veniva dal cielo o dagli uomini?”, così anchio pongo una domanda : “La vostra avventura alla Spei viene dalla Madonna o da me?”.

I farisei non gioivano dei miracoli che Gesù compiva, perchè toglievano loro autorità. Cercavano un motivo per coglierlo in fallo di fronte agli uomini e smascherarlo, difendendo così la loro posizione di privilegio, cui tanto tenevano. 

Gesù chiede di dare un’interpretazione a un fatto a cui erano stati testimoni. Solo questo conta. Di fronte a Dio siamo solo testimoni di avvenimenti personali. Ci sono regole che sovraintendono per ragioni pubbliche, ma nel nostro cuore ciò che conta è il rapporto sentimentale che abbiamo. Possiamo sbagliare, certo. La verità oggettiva magari non è quella che ci è sembrata, ma se il frutto è buono ci porta ugualmente in Paradiso.

Cosa è la verità allora? E’ quella cosa che ci rende liberi, dice Gesu’. Liberi soprattutto di fare una cosa: amare. Perchè senza l’amore siamo morti. 

Come non ricordare allora i rosari con Paolo e i ragazzi della Spei in quel punto della campagna, isolato dal mondo eppure nel cuore dell’operosa provincia modenese, ricca di frutti della vite e dell’idustria? Come non ricordare che lì Gian Luca ha detto la sua prima Ave Maria? Come non ricordare i bellissimi racconti di Generoso. Come non ricordare il clima di festa e di gioia e di pace di quelle serate di Maggio?

A Gargallo non ho visto la Madonna e non voglio portare avanti il culto di un luogo non certificato, ma una cosa so: che anche lì l’ho amata e mi sono sentito ricambiato, perchè Lei è sempre con me.