Il sorriso di Dio

Come un figlio alza gli occhi al viso della mamma e, vedendolo sorridente, dimentica ogni paura e ogni dolore, così noi, volgendo lo sguardo a Maria, riconosciamo in lei il ‘sorriso di Dio’, il riflesso immacolato della luce divina, ritroviamo in lei nuova speranza pur in mezzo ai problemi e ai drammi del mondo”.

“Dovunque vi sia una comunità cattolica, là oggi si venera la Madonna con questo nome stupendo e meraviglioso: Immacolata Concezione”,..la Madonna infatti è “per tutti segno di sicura speranza e di consolazione”.

“La tua Bellezza ci assicura che è possibile la vittoria dell’amore; anzi, che è certa; ci assicura che la grazia è più forte del peccato, e dunque è possibile il riscatto da qualunque schiavitù”, ha aggiunto.

Maria, ha osservato Benedetto XVI, ci aiuta “a credere con più fiducia nel bene, a scommettere sulla gratuità, sul servizio, sulla non violenza, sulla forza della verità”, incoraggiando “a rimanere svegli, a non cedere alla tentazione di facili evasioni, ad affrontare la realtà, coi suoi problemi, con coraggio e responsabilità”.

Rivolgendosi alla Madonna, il Pontefice le ha quindi affidato “specialmente i ‘piccoli’ di questa nostra città: i bambini, anzitutto, e soprattutto quelli gravemente malati, i ragazzi disagiati e quanti subiscono le conseguenze di pesanti situazioni familiari”, così come “gli anziani soli, gli ammalati, gli immigrati che fanno fatica ad ambientarsi, i nuclei familiari che stentano a far quadrare il bilancio e le persone che non trovano occupazione, o hanno perso un lavoro indispensabile per andare avanti”.

“Sii madre amorevole per i nostri giovani, perché abbiano il coraggio di essere ‘sentinelle del mattino’ ha concluso.

 

ROMA, martedì, 9 dicembre 2008 (ZENIT.org).- Con queste parole, Benedetto XVI si è rivolto questo lunedì pomeriggio a quanti erano accorsi in Piazza di Spagna a Roma per il tradizionale atto di venerazione alla Madonna nella solennità dell’Immacolata Concezione.