2 giugno 2012

La mattina presto, siamo saliti sulla collina delle apparizioni, eravamo abbastanza vicini alla Croce blu. Abbiamo pregato per parecchie ore. In mattinata inizialmente, il cielo era un po’ velato, si formavano delle nuvole bianche e all’orizzonte era spuntato il sole, si vedeva piccolino. A quel punto, ho visto la famosa danza del sole. Il sole pulsava e si avvicinava, all’inizio si vedeva in piccolo poi è diventata una grande palla bianca con attorno un aureola rossa e delle persone vicine a noi si sono sentite male.

Poi sono passati un paio di minuti, noi continuavamo a cantare e a pregare, ad un certo punto è calato un silenzio tombale. In quel momento, ho capito che la veggente Mirjana stava parlando con la Madonna.
Da quel momento, mi sono sentita in paradiso. Ho sentito dentro di me una grande gioia, anche se mi sentivo impietrita e non riuscivo a parlare. Mi sembrava di essere sola in mezzo a migliaia di persone.
Dagli occhi mi scendevano lacrime di gioia, e non ho mai provato una pace e una gioia come quella che stavo provando in quel momento.
In cielo, ho visto delle nuvole piccole e bianche che si muovevano velocemente e si formavano in dei volti a me riconoscibili. Inizialmente ho potuto distinguere il volto di San Pio (noi ne siamo molto devoti), poi ho visto il Beato Giovanni Paolo II. Sono consapevole che erano nuvole.
Mi sembrava una specie di giudizio universale, perché poi le nuvole ad un tratto, sono diventate nere. E lì, ho distinto una figura che mi ha rattristato, ho visto un teschio che rideva, era come la zucca di Halloween.
In quel momento ho provato tristezza. Ne ho parlato con un sacerdote e mi ha detto che il Signore mi ha fatto capire che esiste il bene ed esiste il male.
Poi sono sparite tutte queste nuvole, il cielo si è diventato azzurro e da lì ho visto in maniera chiara e nitida, il volto di Maria.
I suoi occhi erano azzurri, ma di un azzurro indescrivibile. I capelli erano neri, sotto un velo leggero, bianco. Io ho visto solo il volto, come quello che si vede nelle immaginette di Medjugorje.
Mi ha pure sorriso e non dimenticherò mai quel sorriso.
Ho pure fatto una foto in cui si vede leggermente la sagoma. Sono felice di averla vista e di poterlo testimoniare a chi crede, e devo dire che molti mi hanno creduta.
Sono tornata a casa, con una voglia di testimoniare e di scrivere questa mia esperienza e penso che sia una grazia quella di testimoniare. Ognuno di noi, essendo battezzato, è testimone credibile e gioioso, del Signore Gesù Cristo Risorto. Tutti noi, dobbiamo essere capaci di portare gli altri, alla ricerca della verità.

Siamo ritornati a Medjugorje, nuovamente il 2 settembre. Desideravo portare mia figlia Elisabetta, anche perché la volta scorsa non avevamo fatto la salita al Kricevac. Mi mancava qualcosa, sentivo quasi una seconda chiamata.

Abbiamo salito il Kricevac, è una salita abbastanza faticosa, ma abbiamo provato il Calvario di Gesù. Una volta arrivati alla cima, mi sembrava di essere ancora una volta, in paradiso. 
Ho visto il volto di Maria, che come quella volta, mi sorrideva anche se questa volta non era a colori. E’ sempre una gioia immensa ed indescrivibile.

La sera del primo pellegrinaggio, durante l’Adorazione Eucaristica, mentre cantavamo “l’Alleluia”, abbiamo sentito delle urla lancinanti, non avevo mai sentito delle urla così. Tutta l’assemblea, si è messa a cantare e a pregare ancora di più.
La stessa cosa è successa nel pellegrinaggio successivo, durante l’apparizione. Abbiamo sentito nel momento del silenzio, mentre Mirjana parlava con la Madonna, delle voci che dicevano “Vattene, vattene via”. Erano delle voci inumane, sia maschili che femminili, e si unificavano in una sola voce. Quella volta, non ho visto la Madonna, ma l’ho sentita nel cuore e la sua presenza era ancora più forte.

Sono tornata a casa con la voglia di testimoniare e racconto la mia esperienza a coloro che me la chiedono, ma non solo, ho tanta voglia di pregare, anche se siamo stati sempre una famiglia cristiana e abbiamo sempre partecipato alla Messa. Adesso Medjugorje, ha alimentato ancora di più, la nostra voglia di pregare.

Io sto male se ogni giorno non dico il Santo Rosario. Nei momenti di tristezza e di paura che tutti abbiamo, io mi affido al Santo Rosario, che è un arma potente ed un aiuto. Io consiglio a tutti di pregarlo, anche a casa mentre si fanno le faccende domestiche, la Madonna ci ascolta sempre.

 

Servizio di Rita Sberna

Monica Comi, è una mamma di famiglia. Ha due figli: Elisabetta e Marco Giuseppe. E’ sposata con Enrico e vivono in provincia di Vicenza. La sua famiglia è sempre stata vicino a Dio.
Monica, è’ sempre disponibile in parrocchia, animando la messa. Dal 2002 ad oggi, gestisce e lavora insieme ai suoi genitori, suo fratello e sua cognata, presso il bar di famiglia “Bar Flavia”.
L’incontro con la Vergine Maria a Medjugorje ha cambiato la sua vita.